Agosto 2007 al campo giovani
venerdì 8 febbraio 2008
Dietro la poesia dei fiori…
14 febbraio: san Valentino… qui si celebra el “día del amor y del amistad” (giorno dell’amore e dell’amicizia)… quindi non solo i morosi!
Martedì sono andato a recuperare all’aereoporto Nicola e Flavio di ritorno da Manaus dopo un convegno sull’ecologia e aver perso una valigia (che continua viaggiando su e giù per l’America Latina… non sappiamo bene dove sia arrivata!)… aspettandoli guardavo gli aerei.. in un quarto d’ora mi ha impressionato vedere 3 aerei cargo (quelli senza finestrini per trasporto merci) enormi che stavano riempiendosi di casse e cassette di fiori. Ecuador e Colombia sono tra i maggiori produttori di Rose e Garofani nel mondo.
Mi è tornato in mente quel che mi raccontava una delle ragazze del grupo juvenil: lei (17 anni) studia in un colegio (scuola superiore) a distanza, cioè va lì al sabato e le danno un po’ di lezione e i compiti per tutta la settimana (verificando quelli della settimana prima). Va in questa scuola perché così può lavorare durante la settimana e aiutare economicamente la sua famiglia. Prima lavorava come baby-sitter e facendo i lavori domestici da una signora che la pagava circa 15 $ a settimana per stare là tutti i pomeriggi.. ma che ultimamente non la pagava. Quindi era in cerca di un altro lavoro. A metà gennaio per le strade del barrio Luz y Vida è passata una macchina con altoparlanti che offriva lavoro e ben pagato: 200$ al mese e in regola (pagando contributi e iscrizione al Seguro Social… cosa rara! La stragrande maggioranza della gente lavora in nero, senza nessun tipo di garanzia sociale…). Lei si è informata e così da due settimane sta lavorando in questa impresa che prepara fiori da esportazione. Arriva un bus alle 5.00 di mattina per”prelevare” i lavoratori e portarli a Cayambe (sarebbe un’ora di strada, ma raccogliendo tutti i dipendenti ci mette due ore) per iniziare a lavorare alle 7.00 fino alle 21.00-22.00 e ritorna a casa alle 23.30-24.00.
Per fortuna, mi confidava, tutto ciò durerà solo fino a san Valentino e poi il lavoro sarà dalle 7.00 di mattina alle 14.00 (chiaramente più le 4 ore quotidiane di bus) con lo stesso stipendio. Ieri hanno preparato 10.000 casse di rose.
Qui il costo delle rose è 1 $ …chiaramente per il mazzo di 25 unitá (lo so bene perché ogni tanto vado a comprare i fiori per la chiesa)! Quindi, facendo due conti sono circa 4 centesimi di dollaro all'una (o 0,03 €). Voi pagate, se vi va bene, 1 € a rosa (o 1,40 $ circa…). Assolutamente interessante! L’altra considerazione importante è: perché in Ecuador? Non solo perché il clima della sierra a 2500-3000 metri con tutta la luce dell’Equatore è adatto a queste coltivazioni, e il costo del lavoro è molto minore… ma anche perché la legislazione sui pesticidi è mooolto più permissiva che in Europa.
La mia amica ha acettato di lavorare solo nell’impaccare i fiori (e usa i guanti) e non in serra perché sa che si rischiano tumori e altri problemi seri, ma molti altri non ci pensano e, spinti dal bisogno di lavorare perdono la salute.
Bene… in due parole, mi verrebbe da consigliarvi di regalare a vostro/a moroso/a non dei fiori, ma qualcos’altro.. che so, una bottiglia di vino(!) o un bel libro… continuo a consigliare “E venne il sabato” di Alberto Manzi (non mi ricordo l’editrice, ma alla Feltrinelli, ordinandolo l’avevo trovato), uno dei libri più belli che io abbia letto!
Vi lascio qualche foto di fiori incontrati in questa meravigliosa natura dell’Ecuador!
Martedì sono andato a recuperare all’aereoporto Nicola e Flavio di ritorno da Manaus dopo un convegno sull’ecologia e aver perso una valigia (che continua viaggiando su e giù per l’America Latina… non sappiamo bene dove sia arrivata!)… aspettandoli guardavo gli aerei.. in un quarto d’ora mi ha impressionato vedere 3 aerei cargo (quelli senza finestrini per trasporto merci) enormi che stavano riempiendosi di casse e cassette di fiori. Ecuador e Colombia sono tra i maggiori produttori di Rose e Garofani nel mondo.
Mi è tornato in mente quel che mi raccontava una delle ragazze del grupo juvenil: lei (17 anni) studia in un colegio (scuola superiore) a distanza, cioè va lì al sabato e le danno un po’ di lezione e i compiti per tutta la settimana (verificando quelli della settimana prima). Va in questa scuola perché così può lavorare durante la settimana e aiutare economicamente la sua famiglia. Prima lavorava come baby-sitter e facendo i lavori domestici da una signora che la pagava circa 15 $ a settimana per stare là tutti i pomeriggi.. ma che ultimamente non la pagava. Quindi era in cerca di un altro lavoro. A metà gennaio per le strade del barrio Luz y Vida è passata una macchina con altoparlanti che offriva lavoro e ben pagato: 200$ al mese e in regola (pagando contributi e iscrizione al Seguro Social… cosa rara! La stragrande maggioranza della gente lavora in nero, senza nessun tipo di garanzia sociale…). Lei si è informata e così da due settimane sta lavorando in questa impresa che prepara fiori da esportazione. Arriva un bus alle 5.00 di mattina per”prelevare” i lavoratori e portarli a Cayambe (sarebbe un’ora di strada, ma raccogliendo tutti i dipendenti ci mette due ore) per iniziare a lavorare alle 7.00 fino alle 21.00-22.00 e ritorna a casa alle 23.30-24.00.
Per fortuna, mi confidava, tutto ciò durerà solo fino a san Valentino e poi il lavoro sarà dalle 7.00 di mattina alle 14.00 (chiaramente più le 4 ore quotidiane di bus) con lo stesso stipendio. Ieri hanno preparato 10.000 casse di rose.
Qui il costo delle rose è 1 $ …chiaramente per il mazzo di 25 unitá (lo so bene perché ogni tanto vado a comprare i fiori per la chiesa)! Quindi, facendo due conti sono circa 4 centesimi di dollaro all'una (o 0,03 €). Voi pagate, se vi va bene, 1 € a rosa (o 1,40 $ circa…). Assolutamente interessante! L’altra considerazione importante è: perché in Ecuador? Non solo perché il clima della sierra a 2500-3000 metri con tutta la luce dell’Equatore è adatto a queste coltivazioni, e il costo del lavoro è molto minore… ma anche perché la legislazione sui pesticidi è mooolto più permissiva che in Europa.
La mia amica ha acettato di lavorare solo nell’impaccare i fiori (e usa i guanti) e non in serra perché sa che si rischiano tumori e altri problemi seri, ma molti altri non ci pensano e, spinti dal bisogno di lavorare perdono la salute.
Bene… in due parole, mi verrebbe da consigliarvi di regalare a vostro/a moroso/a non dei fiori, ma qualcos’altro.. che so, una bottiglia di vino(!) o un bel libro… continuo a consigliare “E venne il sabato” di Alberto Manzi (non mi ricordo l’editrice, ma alla Feltrinelli, ordinandolo l’avevo trovato), uno dei libri più belli che io abbia letto!
Vi lascio qualche foto di fiori incontrati in questa meravigliosa natura dell’Ecuador!
roselline
Rosa del cortile di casa nostra
Fiore che si apre solo alla mattina
Fiorellini sempre del cortile di casa (foto di Flavio)
P.S. io sto bene. Ho ricominciato a correre (non solo per le attività pastorali della parrocchia, ma anche a livello sportivo), così quest’estate mi iscriveró a tutte le gare podistiche dove si vinca una soppressa! Tremate podisti… tremate!!
P.S.2 anche Angela e Nicola hanno aperto un blog (molto bello!!!) dove raccontano le vicende di una famiglia in missione: ve lo consiglio. L’indirizzo è: http://www.elcaminodelsol.splinder.com/ . E così pure don Giampaolo Assiso all’indirizzo http://www.quitoccoilcielo.com/.
P.S.2 anche Angela e Nicola hanno aperto un blog (molto bello!!!) dove raccontano le vicende di una famiglia in missione: ve lo consiglio. L’indirizzo è: http://www.elcaminodelsol.splinder.com/ . E così pure don Giampaolo Assiso all’indirizzo http://www.quitoccoilcielo.com/.
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