Agosto 2007 al campo giovani

Agosto 2007 al campo giovani
Una signora barba!!

venerdì 24 settembre 2010

Porca miseria! ... E se fossimo un po' più fratelli?

Per l'ottobre missionario lo slogan è: "Spezzare il pane con tutti i popoli".
Ho scritto su questo tema la paginetta che segue.
Buon appetito!



Fatto n°1: Dopo le riunioni per preparare attività per i giovani accompagno Patricio (detto "Pato"), 20 anni, all'entrata di Carapungo a prendere il bus. Sono le 21.30. Dopo un'ora arriverà al posto di lavoro e fino a mattina preparerà il pane per guadagnarsi il pane e gli studi (di mattina dorme e pomeriggio studia!).


Fatto n° 2: mercoledì mattina, prima della Messa, passiamo da Manuel che regala 70 cioppe di pane per la colazione degli anziani. Ci da la borsa con il pane dicendo: "Hàgame el favor!" che potremmo tradurre: “fatemi questa gentilezza”. È lui che sta regalando, eppure lo vive come se ricevesse un favore!

Fatto n°3: per l'aumento del 17% del prezzo del pane scoppia una rivolta in Mozambico... milioni di mozambicani soccombono alla "dieta della miseria" ("milioni di mozambicani in immancabile sviluppo verso gli obbiettivi del millennio soccombono sempre alla dieta rigorosa della miseria. Adesso fa piangere pensarci ma uno dei segni scelti da quelle eccellenze economiche per indicare che il paese era in pieno boom era la moltiplicazione delle biciclette! E’ bastato un aumento del prezzo del pane, diciassette per cento annunciato dal governo per scombinare tutto. Ed ecco che due settimane fa un paese intero, coccolato dalla globalizzazione virtuosa è sceso in strada. In rivolta i quartieri poveri di Maputo dove gli economisti del fondo monetario non sono mai venuti per non sporcarsi le scarpe, perché non ci sono fogne e i mercati sono sempre vuoti". Così scrive Domenico Quirico a pag. 13 della Stampa del 20/9/2010) mentre facciamo una figura vergognosa insieme agli Stati Uniti come popoli tirchi e disinteressati che promettono aiuti e non mantengono la parola data (v. dati sugli aiuti per gli obiettivi del millennio).


Questi fatti mi aiutano a riflettere sul tema del pane e dei popoli... Il pane mi piace tantissimo da mangiare... Eredità di gusto di mio papà che mangia pasta, carne, verdura, addirittura la frutta, con il pane!
Il pane è simbolo di alimento basico, semplice e che non può mancare... Le patatine fritte, il gorgonzola, la nutella, la coca cola, i bagigi, possono tranquillamente mancare, il pane no!!!
Gesù è stato un genio a sceglierlo come rappresentante di ciò che dobbiamo chiedere al Padre ogni giorno, e anche nell'Eucaristia: Dio si fa presente nel pane spezzato insieme.
È curioso vedere come la prima tentazione sia il pane... È tentazione se è il pane-solo-per-me... Il mio pane. Gesù ci chiede di moltiplicarlo condividendo.
Leòn Gieco, un bravo cantautore argentino nella sua canzone "La memoria", denuncia:

“Dos mil comerían por un año
con lo que cuesta un minuto militar
Cuántos dejarían de ser esclavos
por el precio de una bomba al mar”.

(duemila mangerebbero per un anno
con quel che costa un minuto militare.
Quanti terminerebbero di essere schiavi
Con il prezzo di una bomba buttata in mare)

È drammatico leggere i bilanci degli stati: tanti soldi per la cosiddetta "Difesa"... Vuol dire che si considerano gli altri come minaccia. E pochissime risorse per la promozione umana (che risolverebbe alla radice praticamente tutti i problemi e tensioni militari del mondo). Sempre a curare gli effetti e non le cause... Siamo specialisti degli antidolorifici e non delle cure mirate, specialistiche, efficaci.

In luglio, con le valigie dei giovani seminaristi in visita in Ecuador, è arrivata in casa parrocchiale una macchina per fare il pane: di quelle che metti dentro tanta farina, tanto lievito, tanto sale, tanta acqua, chiudi il coperchio, vai a fare le tue cose e lei fa il pane. Basta attacare la spina e lei, in automatico, fa il pane. Straordinario! Meraviglioso! Eppure non abbiamo ancora fatto il pane... Perchè? La macchina va a 220 volt e qua ne abbiamo 110... Porca miseria! Sembra che il mondo abbia tutte le ricette e i mezzi per risolvere la questione del pane... Ma non ci si mette d'accordo sulla "tensione" di volontà e solidarietà che serve urgentemente: la corrente è alternata e impedisce di fare il bene. Dobbiamo trovare il trasformatore: che trasformi le 220 pie intenzioni in almeno 110 buone e concrete azioni.

Compagni! Sembra uno slogan social-comunista... Ma in realtà vuol dire quello che mangia il pane insieme a me (cum + panis), quello che è uguale a me (in veneto diremmo: "semo tuti compagni").
Questa mi sembra la chiave, il trasformatore, per vincere la miseria che è davvero porca. Riconoscere nell'altro uno uguale a me, un fratello.. Non un immigrato, un avversario, uno che mi ruba.
Per chi ha fede in Dio le frontiere sono una realtà formale (da rispettare nella legalità) ma non un valore. Il fratello è un valore (per questo diciamo "Padre nostro" e non "Padre mio"...). Per chi ha fede nell'uomo e nella giustizia (avendo come riferimento per esempio la dichiarazione dei diritti dell'uomo) è facile capire che finchè ci fosse anche uno solo a viver male perchè altri vivono troppo bene, tutti ne perdiamo in dignità.

"Spezzare il pane con tutti i popoli" vuol dire imparare da Pato, ragazzo "panadero" (fornaio) di Quito: non dormire e impegnarsi (non posso scrivere "farsi il culo") lavorando (attraverso azioni digenerosità personale e pressioni politiche) e studiando... Informazione, formazione e meditazione che diventino illumin-azione cioè azione illuminata.

"Spezzare il pane con tutti i popoli" vuol dire imparare da Manuel a donare nel silenzio capendo che quando doniamo riceviamo davvero un favore perchè cresciamo in umanità e riceviamo fratelli.

Vi prego di andare dal fornaro a comprare un po' di pane buono, fare una preghiera ringraziando per chi l'ha preparato, chiedendo che vi serva per servire e perchè tutti ne abbiano: quello per lo stomaco e quelli per saziare le "fami" profonde di tutti e ciascuno i figli di Dio.

Per chi ha un po' più di coraggio: invitate a tavola persone di altri popoli e imparate a conoscere altre culture dai racconti di tanti fratelli (è il passaggio dalla diffidenza alla fraternità passando per la convivialità). Sarà gran benedizione!

Ah... Non sarebbe male leggere la "Populorum progressio" (enciclica di Paolo VI)

lunedì 13 settembre 2010

riassunto estivo

Dove eravamo restati?

Molto indietro... Da maggio a inizio agosto i ritmi di attività sono vorticosamente aumentati... Vediamo dunque per capitoletti gli ultimi mesi:

Festa parrocchia:
sabato 29 e domenica 30 maggio la festa della comunità con rosario dell'aurora (alle 5.00 am), incontro formativo, concerto al sabato... E in teoria messa "campal" all'aperto la domenica mattina... "Pejo: pioverà?" "No, impossibile"... E infatti alla prima lettura siamo corsi tutti dentro in chiesa... Poi, per fortuna il cielo si è aperto a un po' di sole che ha permesso il pranzo comunitario, giochi, l'asta per Caritas di cose usate (una culla, un seggiolone, un letto, due fornelli, lampadari, aspirapolvere, ecc. W il riciclaggio!) e vari numeri di intrattenimento (balli, canti, scenette,...) proposti dai gruppi della parrocchia.


Cresime e chiusura catechesi:
la domenica dopo, 6 giugno, abbiamo celebrato le cresime (una sessantina) e il sabato 12 pomeriggio concluso l'anno catechistico.

Il sabato 12 alla mattina in cattedrale abbiamo avuto la gioia di celebrare l'ordinazione diaconale di Nelson, giovane (!) parrocchiano seminarista del seminario maggiore S. Josè di Quito. È di questi giorni la bella notizia che il rettore lo ha assegnato (dopo nostra letterina di richiesta) in servizio pastorale alla nostra parrocchia nonchè sua comunità di origine.

Visita seminaristi:
stanchi per le fatiche di studio, sono arrivati in visita dal 29 giugno al 17 luglio Daniele, Enrico, Mattia, Mirco, Vincenzo (seminaristi che han terminato il V anno di formazione al Maggiore di Padova) con don Giampaolo e don Giuliano. Sono stati una bella presenza sia per la compagnia, sia per i temi e le esperienze condivise insieme... Ma chiedete a loro che vi raccontino!




Formazione animatori e campamento bambini:
Anche quest'estate abbiam proposto la due giorni di formazione per animatori della zona (han partecipato in circa 150 sabato 3 e domenica 4 luglio) in preparazione all'esperienza del "campamento vacacional para niños/as ... (questo lo metterò sul prossimo articoletto). Una delle cose rilevanti è che il libretto del campamento con storia, attività, preghiere, l'abbiamo scritto con Patricio, Ceci, Darwin, Lorenza, Aurora: un grosso lavoro di riunioni, chiarirsi idee e obiettivi, trovare l'attività a tema, rileggere e correggere,... Però utile (per imparare a fare le cose intenzionalmente) e usato da diverse parrocchie della zona.
Qui in parrocchia si son creati due gruppi: i 300 bambini e i 60 adolescenti-giovani animatori. Due settimane intense. Speriamo che gli animatori continuino poi nel gruppo giovani.


Campamento adolescentes y jòvenes:
la prima di agosto abbiamo proposto attività per adolescenti e giovani. Dopo alcuni giochi di integrazione e un momento di preghiera insieme si dividevano nei corsi di ballo, chitarra, murales, tejido (tra uncinetto, ferri e ricamo), cucina, canto (con Silvia, amica in visita, maestra di coro più a gesti ed entusiasmo che in spagnolo!), teatro, mantenimento computer (montare e smontare, installare programmi, ecc.). Si sono iscritti in 100!




Festa nazionale 25 anni PJ:
l'esperienza del campamento per adolescentes y jòvenes si è conclusa ospitando una sessantina di giovani della diocesi di Ibarra (90 km a nord rispetto a Quito) per partecipare insieme alla festa nazionale per i 25 anni della pastorale giovanile dell'Ecuador. Sabato 7 e domenica 8 agosto circa 4000 giovani si son riuniti con momenti di animazione, catechesi, preghiera, festa, musica, pellegrinaggio ...

Vacanze...
Stremato da tante attività, non vedevo l'ora che arrivasse Maci (uno dei tosi del Carmine, che mi ha sopportato come animatore da quando aveva 7-8 anni... Adesso ne ha 30!) con Luca e Alessio, amici alpinisti. E con loro siam riusciti a fare un po' di montagna: passeggiate, scalate, avventure varie.


Il giro della laguna di Cuicocha (3000 - 3500 mslm), la cima del Rucu Pichincha (4700 mslm), avvicinamento al rifugio del Cayambe (questa avventura merita un racconto a parte che non tarderò a scrivere), 4 giorni nel parco del Cotopaxi tentando la cima (siamo arrivati a 5535 mslm gustandoci una stellata spettacolare, ammirando una meraviglia di alba da lassù e scendendo in mezzo a un labirinto di ghiacci da favola che , evidentemente di notte non eravamo riusciti ad apprezzare). Davvero piacevole!







Poi siamo corsi al mare per vedere le balene che passano davanti alle coste ecuatoriane ... Altra avventura con barchetta che si allontanava dalla costa affrontando ondone alte, bagnandoci dalla testa ai piedi (ma perchè si chiama Pacifico?)... Avanti verso il largo, ancora più avanti, ancora di più.. Ma cossa ghemo da rivare in giapone pa' vedare 'sti cetacei? E alla fine le abbiamo viste! Erano una balena con il suo balenetto. Emozionante.



venerdì 10 settembre 2010

aspettando novità ecco qualche foto...

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Le isolette della laguna di Cuicocha (ci siamo stati a passeggio con Maci, Alessio e Luca)





Scendendo dal Cotopaxi