Sabato e domenica scorsi abbiamo vissuto una due giorni di formazione con una ventina di persone per dare inizio al "Progetto CEPA".
"Cepa" in spagnolo vuol dire ceppo e speriamo che dal ceppo nascano buoni germogli e frutti! C.E.Pa. In realtà vuol dire "Comunità di Evangelizzazione Parrocchiali" ed è il progetto formativo su cui abbiamo riflettuto per un anno e che cominciamo a realizzare nei prossimi mesi.
Tutto ciò è nato da alcune constatazioni e riflessioni tra noi missionari e in Consiglio Pastorale della Parrocchia stessa:
- Dei 20-25.000 abitanti della parrocchia verranno a Messa abitualmente 1000-1500 persone (se son tante!)
- Per i ragazzini c'è la proposta della catechesi (6 anni) ma dopo la cresima chi continua a partecipare è una esigua minoranza (normalmente quelli che si coinvolgono nel gruppo giovani)
- Per gli adulti oltre alla messa (e per alcuni qualche gruppo apostolico, come la legione di Maria o il movimento Juan XXIII) e alla novena (i 9 giorni prima di Natale) e al rosario nel mese di maggio, non c'è praticamente niente
- La parrocchia ha 56-58 barrios (quartieri) e conjuntos (sono gruppi di case a schiera chiuse da un muro con una guardia fuori al cancello - ci vive gente della classe media)
- La formazione è obiettivo prioritario (chiaro, insieme alla carità!): più importante delle strutture… spendere centinaia di migliaia di euri per chiesa o patronato senza spendere l'equivalente in "strutture di formazione" è quantomeno miope (volevo scrivere "quantomeno stupido perché inutile", ma mi sono trattenuto!)
Fin qui, purtroppo, nessuna novità: più o meno un'analisi simile si potrebbe fare anche per molte delle nostre parrocchie padovane (soprattutto urbane).
L'idea che ci è venuta è quella di "fondare" dei gruppi "locali" (cioà nei barrios e non in parrocchia) accompagnati da due-tre animatori con l'obiettivo di crescere nella formazione biblica e di coinvolgersi nella vita della parrocchia. Il tutto durerebbe tre anni e poi ciascuno dovrebbe scegliere di impegnarsi nel servizio (come catechista, nel coro, come animatore di una nuova C.E.Pa., come politico - ma da cristiano!-, in gruppo Caritas, semplicemente prendendosi l'impegno di partecipare con la famiglia alla messa domenicale, andando a trovare regolarmente il tal vicino solo o ammalato,…).
Sarebbe una "struttura di formazione" per adulti. Come la catechesi per i bambini che una volta messa in moto "dura sempre" (indipendentemente dal parroco che arriva!), perché c'è un cammino strutturato, libri-sussidio, identità chiara dei catechisti…
Abbiamo iniziato con la formazione di quelli che saranno animatori: in novembre e dicembre un corso di introduzione alla Bibbia aperto a tutti (una domenica pomeriggio sì e una no…) e sono venute 50 persone! Era bello vederli arrivare in piazza ognuno con la sua Bibbia, con la voglia di sapere, di cominciare a fare sul serio nella vita della fede. Al terzo incontro abbiamo raccontato del progetto C.E.Pa. e chiesto la disponibilità di accompagnare questi gruppi nascituri come animatori… 25 han detto di sì! E con loro adesso stiamo progettando le missioni… eh, sì, perché si comincia con una missione "porta a porta" per benedire le case e invitare a 2 sere di catechesi Kerygmatiche e motivanti. Abbiamo scelto 5 barrios (per quest'anno!) perché in ogni missione uno di noi preti possa accompagnare gli animatori. Chiaramente l'obiettivo è di avere, in alcuni anni, almeno una CEPa in ogni barrio. Quindi dopo Pasqua ci lanceremo a bussare alle case del barrio Luz y Vida (1000 famiglie), del barrio Colinas del Valle (700 famiglie), del barrio Ecuador (250 famiglie), della "Urbanizaciòn s. José" (280 famiglie) e del Conjunto Marantha III (100 famiglie).
Di tutti quelli che riceveranno la visita e l'invito alcuni decideranno di impegnarsi e partecipare… non tutti, non subito.. Ma chissà! Come si dice qui: "Dios mediante" (a Dio piacendo) ci sarà lievito per far crescere tutta la pasta della parrocchia!
Per la rubrica: "Notizie di vita ordinaria" ecco alcuni aggiornamenti..
- Abbiamo vissuto a fine dicembre l'incontro di gruppo a san Juan de Lachas (la parrocchia dove vive e lresta servizio don Francesco Bonsembiante)
- Don Nicola (De Guio), don Bepi (Alberti), don Fabio (Lazzaro) e Nicola (Pellichero) sono in Perù a Lima per l'incontro dei missionari italiani della regione andina… speriamo che ci portino il "Pisco" (un tipo di grappa peruana)
- Don Giampaolo Assiso si aggira per l'Italia in vacanza.
- Da alcuni giorni risuonano in casa frasi del tipo: "Ma che scemotti che siete!". È arrivata in casa Lorenza (Bertazzo) che condividerà con la nostra ridente comunità tre anni di vita e servizio… e ha già iniziato a sopportare 'sti tre barbuti.
- Anche se è partito subito per il Perù, anche don Fabio (Lazzaro) arricchirà la nostra comunità; infatti, terminato il suo servizio nella parrocchia "Virgen del Camino" a Esmeraldas, si aggiunge a noi per accompagnare un quartiere nuovo da 3000 case popolari (10-15000 persone) che il municipio sta costruendo.
- È morto il gatto … ma non siamo stati noi! Cioè è disperso da un mese e mezzo, quindi immaginiamo che sia passato a miglior vita.
State bene!
Mauro
2 commenti:
Povero Zorba, immaginavo che dopo il mio rientro il povero parroco non ce l'avrebbe fatta a farlo sopravvivere da solo!!!
Un abbraccio a tutti...
Lara
Ciao padrecito Mauro. Che bello sentirvi progettanti, protesi al futuro... mi pare in un certo senso di trovar traccia di tanto impegno in AC giovani, con l'insistenza sulla programmazione e progettazione.
Dai che presto veniamo a trovarvi!
dRaffaele
Posta un commento